Tra le montagne piemontesi, un piccolo borgo trae ancora oggi curiosità e domande da chi lo visita. È un luogo dove la tradizionale immagine di un paese di montagna si mischia a un insieme di simboli nascosti e riferimenti esoterici. La realtà del borgo va oltre la semplice vista panoramica: si percepisce un progetto architettonico che mira a intrecciare storia, mistero e un disegno occulto, invitando chi osserva a guardare con attenzione ogni dettaglio.
Chi vive in città lo nota facilmente: spesso si dimentica quanto la natura e lo spazio costruito possano comunicare qualcosa oltre la funzione estetica o pratica. Qui, invece, ogni pietra, ogni incrocio e ogni facciata sono parte di un linguaggio codificato, che si apre solo a chi vuole davvero comprendere. Questa esperienza non è un viaggio turistico usuale, ma un confronto con una dimensione meno visibile, dove l’urbanistica sembra diventare un documento crittografico. Il borgo rappresenta una sfida per l’osservatore che non si accontenta dell’apparenza.
Il ruolo dei simboli e la trasformazione urbanistica
Alla fine del XIX secolo il borgo ha subito una profonda trasformazione grazie all’investimento di un esponente politico locale, incline a idee esoteriche e affiliato alla massoneria. La collaborazione con un esperto del settore ha portato a un ridisegno complesso del paese, con forme e ornamenti che veicolano contenuti nascosti. Simboli come occhi, triangoli e specifiche combinazioni numeriche compaiono in più punti e non sono frutto del caso. Questo approccio fa comprendere come l’architettura potesse diventare un mezzo per comunicare qualcosa di più profondo e riflessivo rispetto al semplice abitare.
Al centro di questo disegno spicca il castello, che si configura come un percorso iniziatico. La costruzione sembra voler rappresentare un cammino dall’esperienza terrena a una dimensione superiore. Ma non solo gli edifici: anche le fontane e le vie sono pensate secondo schemi geometrici e simbolici che richiamano un cammino spirituale. Chi di passaggio visita il paese con occhi distratti rischia di perdere questo intreccio tra contenuto esoterico e realtà urbana. Solo studi e visite guidate approfondite rivelano una struttura pensata a più livelli, tra concreto e simbolico.

Elementi architettonici e simbolici da osservare
Il borgo, con poche centinaia di abitanti, conserva opere architettoniche rilevanti, che meritano attenzione per la loro peculiarità. Tra queste spiccano il cimitero monumentale, il Palazzo Comunale e una Chiesa-Tempio, voluta dallo stesso promotore delle trasformazioni. Questo luogo di culto sorge su una precedente chiesa cristiana e ospita un insieme di simboli, dalla pavimentazione a scacchiera a soffitti stellati, che intrecciano riferimenti religiosi e massonici.
Alcuni dettagli, come la stella a cinque punte, le rose e una croce simile alla croce uncinata, sono oggetto di dibattito. Il castello conserva inoltre una torre guelfa e nuovi riferimenti simbolici, spunti per chi osserva con attenzione. Accanto all’aspetto culturale, l’ambiente naturale intorno al borgo offre percorsi di escursionismo che si combinano con il senso di mistero e di storia nascosta del luogo. Questo connubio tra natura e cultura fa di questo borgo un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza che esuli dal turismo standard, aprendo una riflessione sulla dimensione simbolica degli spazi abitati.