Rosmarino: una di quelle piante aromatiche che non manca mai in casa o nel classico giardino italiano, scelto soprattutto per il profumo intenso e l’uso culinario. Negli ultimi tempi, tantissimi appassionati di giardinaggio provano a raddoppiare le piante senza comprare nuovi esemplari. Come? Con metodi casalinghi semplici, ma efficaci. La tecnica preferita? La propagazione tramite talee. Facile anche per chi non ha esperienza, questa pratica permette di ottenere nuove piante partendo da un solo rametto. Il procedimento è piuttosto diretto, ma servono cura e alcuni piccoli accorgimenti per evitare problemi di crescita.
Prima di tutto, meglio preparare con attenzione ciò che serve. Si sceglie un rametto sano e robusto, ideale se dell’anno scorso, lungo circa dieci centimetri. Il substrato deve drenare bene, perché l’acqua stagnante può rovinare la talea. Si usa spesso una miscela di torba e sabbia, oppure un terriccio pensato apposta per piante aromatiche. Il contenitore deve avere fori sul fondo per far scorrere l’acqua senza problemi. Nel periodo in cui si sviluppano le radici, mantenere l’umidità giusta è cruciale: troppo o troppo poco significa danni, come spesso si vede nei tentativi improvvisati. Un consiglio da considerare: se si vuole facilitare le cose, si può usare un ormone radicante – anche se non è obbligatorio – perché accelera la crescita delle radici.
Le fasi pratiche per propagare il rosmarino
Si parte tagliando un rametto giovane, ma vigoroso: sarà lui a dare radici forti. Alla base, si fa un taglio netto per favorire l’attecchimento. Le foglie in basso devono essere tolte: se marciscono nel substrato, bloccano tutto. Se si sceglie di usare un ormone radicante, si passa la base della talea nell’ormone prima di metterla nel terriccio. Dopo aver preparato una buchetta nel substrato, si infila la talea con delicatezza, premendo leggermente la terra attorno per tenerla ferma.
Per l’acqua, serve un equilibrio sottile: il terreno va mantenuto umido, ma senza mai diventare una palude. Un problema frequente in ambienti caldi o dove l’umidità è scarsa. Un trucco spesso usato è coprire la talea con una pellicola trasparente o un cono di plastica, per tenere caldo e umido, simile a una mini serra. Questa accortezza aiuta molto il radicamento, soprattutto in inverno o in stagione secca, quando il processo è più lento. Per il luogo, meglio un posto luminoso, ma senza sole diretto e senza caldo eccessivo.
Cura e attenzioni per una radicazione efficace
È fondamentale tenere d’occhio le talee e prevenire problemi comuni. Chi vive in città lo sa bene: l’esposizione al sole diretto può seccare la pianta prima che le radici facciano il loro lavoro. Allo stesso tempo, un terreno troppo bagnato può favorire funghi e marciumi, rischi concreti che mandano tutto all’aria. Il segreto? Equilibrare luce e umidità, controllando anche la temperatura: l’ideale sta tra i 20 e i 25 gradi, cosa facile in casa o in serra amatoriale ben aerata.

Dopo una quarantina di giorni più o meno, si può provare a capire se la talea sta prendendo: una leggera trazione. Se il rametto resiste, è segno che le radici sono nate e la pianta si sviluppa. Se invece si muove senza opporre resistenza, meglio ripetere il processo. Tra gli errori più frequenti – e stranamente comuni – c’è l’uso di rami troppo giovani o troppo vecchi, meno adatti a radicare. Altro punto dolente: un terriccio con scarso drenaggio, che porta inevitabilmente al marciume radicale e butta via il lavoro.
Un aspetto spesso sottovalutato è l’innaffiatura: troppa acqua nuoce. Un terreno appena umido crea condizioni migliori per la radice. È facile sbagliare, specie in città dove l’umidità varia molto a seconda della stagione e della zona. Insomma, un dettaglio non da poco.
Per chi vuole moltiplicare il rosmarino partendo solo da un rametto, l’attività richiede pazienza e cura. Ma seguendo bene ogni step, si ottengono piante sane, piene di profumo, perfette per dare vita e carattere ad ogni ambiente. Oltre a un esercizio di giardinaggio, è anche un modo semplice per sentirsi più vicini alla natura, capace di trasformare un angolo qualunque in uno spazio vivo, pieno di profumi.