Influenza e senso di spossatezza? Prova queste 5 verdure d’inverno per idratarti subito di più

Un bicchiere d’acqua intatto sul comodino, la febbre che sale e la sensazione di non avere energie nemmeno per deglutire: è una scena che molti riconoscono quando l’influenza colpisce. In quei momenti il rischio di disidratazione aumenta perché il corpo perde più liquidi rispetto a quelli che si riescono a reintegrare bevendo. Non si tratta solo di sete: nausea, riduzione dell’appetito e respiro accelerato rendono più difficile mantenere l’equilibrio idrico. Un dettaglio che molti sottovalutano è che non solo l’acqua liquida conta: alcune verdure invernali ad alto contenuto d’acqua possono facilitare l’assunzione di liquidi e di micronutrienti, soprattutto se inserite in preparazioni leggere come brodi o vellutate.

Perché idratarsi è più difficile con l’influenza

La febbre modifica il modo in cui il corpo gestisce i fluidi. Con l’aumento della temperatura corporea aumenta anche la sudorazione, spesso continua anche in assenza di attività fisica, e questo provoca una perdita costante di acqua e sali minerali. Allo stesso tempo la respirazione diventa più rapida e, con ogni respiro, si perde vapore acqueo: un contributo meno evidente ma reale alla perdita idrica.

Quando l’appetito cala, si riduce anche la quota di liquidi che normalmente assumiamo attraverso gli alimenti. Per questo motivo la semplice raccomandazione di “bere di più” spesso non basta: la nausea o la stanchezza portano a bere meno, e il risultato può essere una diminuzione del volume plasmatico con sensazioni di debolezza e vertigini. Secondo alcuni studi recenti, reintegrare piccoli volumi di liquidi più volte al giorno è più efficace che bere grandi quantità in un’unica soluzione.

Un dettaglio che molti sottovalutano è il ruolo degli alimenti ad alto contenuto d’acqua: oltre a fornire liquidi, apportano elettroliti e vitamine che aiutano il recupero. In queste condizioni, dunque, non è questione di sostituire l’acqua, ma di rendere l’apporto idrico più tollerabile e nutritivo tramite scelte alimentari mirate. Chi vive in città lo nota soprattutto nei mesi freddi, quando l’influenza è più diffusa e la voglia di bere diminuisce.

Influenza e senso di spossatezza? Prova queste 5 verdure d’inverno per idratarti subito di più
Una donna affetta da influenza, coperta da scialle e sciarpa, riceve conforto versando uno sciroppo medicinale in un cucchiaio. – fiorisco.it

Cinque verdure invernali da abbinare all’acqua (e come consumarle)

Tra le opzioni più pratiche ci sono alcune verdure invernali che contengono una quota d’acqua molto elevata e si prestano a preparazioni semplici. I finocchi hanno una percentuale di acqua prossima al 90% e una consistenza croccante che li rende facili da mangiare anche in piccole porzioni. Si possono consumare a fettine sottili quando lo stomaco lo tollera, oppure cuocerli dolcemente in brodo per trasformarli in una vellutata leggera, utile quando l’appetito è scarso.

Il sedano è uno degli ortaggi più idratanti, spesso oltre il 95% di acqua. Inserito in un brodo tiepido o in minestre leggere aiuta a reintegrare liquidi senza appesantire. Anche se è comunemente consumato crudo, in caso di malessere marcato è preferibile consumarlo cotto per limitarne l’azione irritante su uno stomaco sensibile. Un brodo con sedano, carota e una patata può essere digeribile e pratico da preparare.

La lattuga, in particolare le varietà invernali come l’iceberg, è molto ricca d’acqua e ha un sapore neutro che la rende gradita anche quando la fame è poca. Può essere aggiunta in piccole quantità a panini tiepidi o a zuppe appena raffreddate per mantenere una quota di liquidi. Il cavolo cappuccio, invece, contiene circa il 92% d’acqua ed è più indicato cotto: in zuppe e minestre la fibra si ammorbidisce e diventa più tollerabile, offrendo insieme idratazione e micronutrienti.

Gli spinaci invernali, con un contenuto d’acqua intorno al 91–93%, sono facili da integrare in brodi o vellutate. Cotti si ammorbidiscono e risultano più digeribili, perciò sono utili quando si cerca idratazione senza sforzo digestivo. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che queste verdure di stagione spesso mantengono meglio vitamine e minerali se consumate fresche o appena scottate.

In presenza di diarrea o di disturbi intestinali è bene preferire le verdure cotte e delicate (finocchi, spinaci, carote lesse) e limitare le versioni crude più fibrose. Reintrodurre le crude gradualmente, in piccole porzioni, aiuta a capire la tolleranza individuale. Consumate nel modo giusto, queste verdure aiutano a distribuire l’apporto di liquidi nell’arco della giornata e a rendere più gestibili i giorni di febbre: una pratica che in questi mesi molti stanno già sperimentando nelle proprie cucine.

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